mercoledì 5 ottobre 2011

Il mondo ci declassa ed ecco il Parlamento come butta il tempo



Dopo Standard & Poor's, anche Moody's ci ha declassati. Significa che il nostrodebito pubblico è troppo alto e che diamo meno garanzie sulla sua onorabilità. Quindi, per logica conseguenza, se vogliamo risalire quei tre gradini dobbiamo ripianarlo, dobbiamo cioè diminuire il debito pubblico. Ma per farlo, oltre alle famose "riforme strutturali", alle leggende sulle "liberalizzazioni", ai luoghi comuni sui "tagli alla spesa pubblica" e via dicendo, curiosamente dobbiamo aumentarlo. Siamo costretti ad aumentarlo per diminuirlo. Misteri dell'economia di larga scala. Sì, perchéStandard & Poor's e Moody's condannano il nostro spread, il differenziale tra i rendimenti dei titoli di stato dei vari paesi, ad aumentare. Il che significa avere più interessi da pagare. Il che significa aumentare il debito pubblico. Niente paura, per fortuna il governo ha subito tranquillizzato i mercati: "stiamo lavorando per risolvere". Appena si è diffusa la notizia, Moody's ha rivisto di un ulteriore gradino al ribasso il nostro declassamento.

 Già, perchè se è vero, come ha detto questa mattina Reguzzoni (capogruppo Lega alla Camera) che i mercati premiano la stabilità politica e non il voto, bisogna pur accertarsi dela "natura" di questa stabilità. La nostra traiettoria politica, per esempio, è in costante caduta libera. Più stabili di così! Se la stabilità è quella di un governo inefficiente, allora meglio il voto. Lo ha detto ieri Tremonti, riferendosi allo spread migliore applicato ai titoli di stato spagnoli: "E' perché lì si vota". Poi ha subito aggiunto che non si riferiva all'Italia. Chissà, forse parlava della prossima riunione condominiale della casa che gli ha procurato Milanese, in nero. Come Bagnasco, insomma, che parla di comportamenti licenziosi della politica che fanno male al paese, ma non si riferisce a Berlusconi bensì, come rassicura Formigoni, "parla per tutti".
 Uno dice, bene: ci hanno declassati, la crisi galoppa, c'è chi dice che entro pochi mesi in Europa si perderanno milioni di posti di lavoro, dunque il Parlamento starà sicuramente lavorando, giorno e notte, per identificare e varare le misure più efficaci per tamponare la situazione. Giusto? Sbagliato.
 Accendi la web cam della camera, tipo alle 9 del mattino, e vedi una processione di omini che si infilano uno dopo l'altro, lentamente, come tanti apatici lemmings, dentro quattro cabine elettorali in mogano, a volta, piazzate proprio al centro della Camera. E senti una voce monotona, stanca, ripetitiva... "De Luca Francesco, Scapagnini, De Micheli, De Pasquale, Desiderati, De Torre, Di Biagio, Della Vedova...".

Il Parlamento Fantasma Crisi Declassamento Moody's Standard & Poor's DDL Intercettazioni Votazioni Giudice Corte Costituzionale

Allora fai un po' di zapping nell'attesa che inizi la discussione sul DDL Intercettazioni. Passa un'oretta e ributti l'occhio su quel che accade alla camera: "Fadda, Faenzi, Fallica, Farina Gianni, Berruti, Farina Coscioni, Farinone, Fava...". Una noia mortale. Sullo sfondo, il chiacchiericcio da mensa scolastica di gente che perde tempo, perché ovviamente non è in Commissione né è impegnata in un qualunque intervento.
 Torni dopo un'altra oretta (ormai sono le 11) e la voce continua, implacabile, con la cadenza di una testuggine che si guadagna la riva: "Marchi, D'Alema, Marchignoli, Marchioni, Molteni Laura, Molteni Nicola, Mondello, Montagnoli..."
 Ma non è possibile... Il paese è appena stato declassato per la seconda volta, la gente è senza lavoro e questi fanno ore ed ore di coda, nell'attesa di essere nominati, uno alla volta, passando il tempo nella maniera più improduttiva possibile? Così cerchi di capire, e trovi un laconico: "Mercoledì 5 ottobre 2011 - Il Parlamento in seduta comune è riunito per la votazione per l'elezione di un giudice della Corte costituzionale."
 Cioè, fatemi capire, avete buttato una intera mattinata di lavoro solo per votare una singola nomina? Volete dirmi che nel 2011 non avete un sistema per votare in 30 secondi, ognuno dal suo posto, lasciando il vostro prezioso tempo alle questioni più urgenti, che meritano un'attenzione immediata?
 Niente da fare: "Palmieri, Palomba, Palombo, Paniz, Perselli, Paolini, Papa, Parisi Arturo...". Alle 11.30 Buttiglione annuncia che "si è così esaurita la prima chiama dei deputati. Si proceda alla seconda chiama". Come scusa... devono pure fare un'altra "chiama", interamente, daccapo??
 Credo non ci sia rappresentazione migliore della nostra inefficienza a livello di Paese, di classe dirigente, di capacità di innovazione, di competitività. Mentre oggi in aula passavano il tempo a scambiarsi le figurine su una singola nomina, all'estero lavoravano. E la differenza, anzi lo spread, si vede!
 Il 14 giugno scorso avevo pubblicato il simpatico oggettino che trovate in cima al post. Si chiama "Il Parlamento Fantasma", che illustra bene quello che costa al paese, in tempo reale, un Parlamento che non legifera in materia economica. Guardatelo ma state attenti: potreste incazzarvi di brutto!

Tratto da www.byoblu.com

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