giovedì 29 settembre 2011

Un futuro da poveri




Il libro contiene la bomba previdenziale, questa bomba la cui miccia è ormai accesa e che deflagrerà abbastanza presto. Si può leggere anche come thriller, nel senso che si parla di un delitto, è il delitto del futuro, delle giovani generazioni a cui non diciamo come vivranno nei prossimi anni, perché? Perché il sistema pensionistico è quello che ha tenuto insieme le società precedenti, mentre l’attuale sistema pensionistico non è in grado di reggere le future generazioni. C’è un paradosso: sono i giovani precari insieme agli immigrati che in questo momento stanno tenendo attive le casse previdenziali, in particolare quella dell’Inps. Se volete c’è anche un altro paradosso, il fatto che si impedisca ai giovani di entrare nel mercato del lavoro, pagando quindi i contributi e alimentando con nuove risorse le casse dell’Inps, ma nello stesso tempo si tengono sul lavoro, le persone anziane.
Walter Passerini



Tratto da www.beppegrillo.it

mercoledì 28 settembre 2011

La fine del mondo è per oggi




Oggi il mondo finisce. Abbiamo consumato tutto: aria, acqua, terra, piante, animali... tutto! Ogni anno il nostro pianeta è in grado di produrre una quantità finita di risorse. Ogni anno ne consumiamo molte di più. Il giorno dell'anno in cui la quantità di risorse consumate supera quella che la Terra è in grado di produrre si chiama Overshoot Day. Viene calcolato da Mathis Wackernagel e dalla sua organizzazione (il Global Footprint Network) con tecniche sofisticate, che vengono raffinate di continuo. Oggi è quel giorno. Si calcola che per la fine dell'anno avremo consumato il 135% di tutto quanto questo pianeta sarà stato in grado di produrre dal 1° gennaio scorso. La domanda è: quanto ancora potremo andare avanti, a questo ritmo?
Molti parlano dell'Overshoot Day. In pochi sono riusciti a intervistare Mathis Wackernagel. Uno solo lo ha incontrato e ha realizzato una videointervista vis-à-vis, e quello sono io. Il video che ho montato (cliccate sull'immagine in alto nell'articolo) è sottotitolato parola per parola. Abilitate i sottotitoli (CC) se non li vedete. Guardatelo e fatelo girare. Chissà che l'anno prossimo l'Overshoot Day non cada il 28 settembre anziché il 27, anche se posticipando di un solo giorno alla volta ci vorrebbe quasi un secolo per riportare in pari il deficit ecologico. Altro che debito pubblico: qui salta tutto.


tratto da:  www.byoblu.com

martedì 27 settembre 2011

WikiLeaks “Berlusconi censura Internet per favorire le sue tv”


 Julian Assange in cella fino al 14 Esce dal tribunale osannato dalla folla Video Diretta WebTv da Londra

Caso WikiLeaks, un cablo dell’ambasciatore Usa Thorne: uso privato del potere. “Il decreto Romani offrirebbe le basi per azioni legali contro chi dovesse entrare in competizione contro membri del governo”. “Così si azzittisce la concorrenza politica”.
“Così Berlusconi vuole censurare Internet” per “favorire le proprie imprese” commerciali e azzittire “la concorrenza politica”. Gli ultimi due cablogrammi dell’ambasciatore Usa a Roma David Thorne diffusi da WikiLeaks, riferiscono le critiche, le perplessità e i sospetti dell’amministrazione Usa sulla “legge Romani”. √à il decreto anti-Internet che il governo italiano voleva far passare tra fine 2009 e inizio 2010. In un cablogramma del 3 febbraio 2010, Thorne sintetizza: “la legge darà possibilità di bloccare o censurare qualsiasi contenuto”, e “favorirà le imprese di Silvio Berlusconi di fronte ai suoi competitor”. La conferma, secondo l’ambasciatore, di un “modello di business familiare in cui Berlusconi e Mediaset hanno usato il potere del governo in questo modo sin dai tempi del primo ministro Bettino Craxi”.
Quanto sopra è uno stralcio della notizia titolata. Per Noi della Rete nulla di nuovo. Come si muove questo governo sul fronte della Libertà di espressione non ha bisogno di commenti.
Quello che però può farci piacere è che l’ambasciatore Usa la pensa come noi. Quei “Noi” che per buona parte degli italiani che amano il Premier magari veniamo definiti comunisti ed illiberali.
Forse i comunisti ed illiberali sono proprio loro che vogliono farci tacere.

Tratto da www.reset-italia.net

lunedì 19 settembre 2011

Perchè le centrali nucleari sono inutili


Le centrali nucleari giapponesi sono in fase di smantellamento, ma come mai il paese non è in black-out?! Merito dell’energia eolica. Gli impianti eolici sono ancora perfettamente funzionanti, nonostante ilterremoto e lo tsunami, e stanno contribuendo a tenere le luci accese durante la crisi.
Un’inviata dell’Huffington Post ha intervistato Yoshinori Ueda, portavoce del Comitato Internazionale della Japan Wind Power Association & Japan Wind Energy Association, il quale ha spiegato che non si sono verificati danni in quasi nessun impianto eolico. Anche il semi-offshore diKamisu, situato a circa 300 chilometri dall’epicentro del sisma, è sopravvissuto.

Ueda ha confermato che la maggior parte delle turbine eoliche giapponesi sono pienamente operative, e anzi, secondo gli ultimi dati pare che ora le aziende elettriche abbiano chiesto ai proprietari dei parchi eolici di intensificare le operazioni, per quanto possibile, al fine di compensare le carenze nella parte Orientale del Paese.
Eurus Energy Japan dice che 174.9 MW di elettricità sono forniti grazie ad otto parchi eolici (64% della capacità totale degli 11 parchi eolici nella parte Orientale del Giappone).
Soltanto tre parchi eolici (Kamaishi 42.9MW, Takinekoshirai 46MW e Satomi 10.02MW) sono fermi a causa del guasto alla rete causato dal terremoto e dallo tsunami. L’aspetto ironico è che le centrali eoliche messe k.o. dallo tsunami non destano nessun allarme per la salute della popolazione.

Comunicato stampa del 18 settembre 2011 ore 21,00

Si è appena concluso alle 21,00 lo sciopero del personale 
dei treni indetto dal sindacato Or.S.A. Ferrovie 

L’Or.S.A. esprime piena soddisfazione per la partecipazione dei lavoratori allo 
sciopero. Lo sciopero ha registrato un’altissima adesione, addirittura in crescita 
rispetto al passato, in particolare in Lombardia. La percentuale nazionale risulta 
mediamente superiore al 75%, con punte in alcune realtà addirittura del 100%.  
Ci scusiamo per i disagi arrecati all’utenza e nei confronti dei tanti che, 
recandosi nelle stazioni, non hanno trovato il loro treno. 
Sono state segnalate da più parti illegittime azioni e iniziative in funzione 
antisciopero messe in atto da Trenitalia con ingiustificati comandi di servizio, 
attraverso l’utilizzazione di personale di altre qualifiche e ricorrendo a prestazioni in 
straordinario. Tutte azioni non consentite. 
Nonostante ciò Trenitalia non  è riuscita nell’intento di far fallire lo sciopero 
(moltissimi i treni soppressi) e di conseguenza ritenere superate le motivazioni alla 
base della protesta: 3 accordi che peggiorano in modo pesante le condizioni di lavoro 
dei ferrovieri e che incidono sui livelli di sicurezza.  
L’Or.S.A. con l’ampio consenso dimostrato dai lavoratori rafforza le ragioni  
della vertenza e invita la dirigenza FS a prenderne atto per evitare nuovi scioperi le 
cui conseguenze ricadrebbero sugli incolpevoli viaggiatori.  
Auspichiamo la riapertura del confronto  per affrontare nel merito le 
rivendicazioni che non sono di tipo economico ma di carattere logistico, 
previdenziale/assistenziale e collegate alla sicurezza dei lavoratori e dei viaggiatori.   



Fine  comunicato     

Costi della Politica. L’assistenza sanitaria dei deputati a spese dei cittadini.


Se già avete le scatole girate per gli aumenti del ticket e per i moduli che in questi giorni state provando a compilare per cercare di godere di qualche esanzione, bene questo articolo ve le farà ancora più ruotare.
Grazie ai radicali, infatti, sono state rese pubbliche le cifre dei rimborsi per spese sanitarie dei parlamentari.
A noi poveri contribuenti l’assistenza sanitaria integrativa dei deputati, ossia non quella fruibile attraverso il sistema sanitario nazionale, ma tramite assistenza privata finanziata da Montecitorio nel 2010 è costata ben 10 milioni e 117mila euro.
Va inoltre ricordato che la Camera assicura un rimborso sanitario privato non solo ai 630 onorevoli ma anche a 1109 loro familiari compresi.
Ecco nel dettaglio le singole voci
Tre milioni e 92mila euro per spese odontoiatriche;
Tre milioni di euro per ricoveri e interventi (ovviamente eseguiti dunque non in ospedali o strutture convenzionati dove non si paga, ma in cliniche private);
976mila euro per fisioterapia;
698 mila euro per visite varie;
488 mila euro per occhiali;
257 mila euro la psicoterapia;
28mila e 138 euro per sclerosante (per curare i problemi delle vene varicose);
3mila 636 euro per visite omeopatiche.
Ovviamente i deputati si sono anche fatti curare in strutture del servizio sanitario nazionale, e dunque hanno chiesto il rimborso all’assistenza integrativa del Parlamento per 153mila euro di ticket.
Come se già tutto ciò non fosse scandaloso, non tutte le spese sono state dichiarate dai parlamentari. Il fondo infatti comprende anche la balneoterapia, la shiatsuterapia, il massaggio sportivo, la elettroscultura (ginnastica passiva) e dulcis in fundo la chirurgia plastica, ma di queste prestazioni non abbiamo cifre alla mano.
Nessuno ovviamente vieta ai parlamentari di farsi un’assicurazione sanitaria ma visti i loro stipendi credo che possano permettersi di pagarsene una privata.