domenica 30 giugno 2013

Strage di Viareggio. Quattro anni in attesa di Giustizia

STRAGE VIAREGGIO: il racconto dei vigili del fuoco !!

SERVIZIO PUBBLICO: strage di Viareggio

"Oggi 29 giugno sono trascorsi quattro anni dalla strage di Viareggio. Una strage in cui sono state uccise 33 persone da una criminale mentalità che tutela il capitale lasciando il lavoro privo di sicurezza. Il mandante, è bene ricordarlo, è questo modello economico. Mauro Moretti, l'amministratore delegato del gruppo Ferrovie dello Stato, definì la strage "uno spiacevolissimo episodio". Una farse che infanga la memoria di chi è stato vittima e acuisce il dolore dei superstiti e dei familiari delle vittime. Una giustizia perseguita dal macchinista Riccardo Antonini che gratuitamente ha messo a disposizione dei familiari delle vittime la sua consulenza e per questo licenziato. 
Riccardo Antonini, il ferroviere licenziato !!

Sono trascorsi quattro anni da quel maledetto 29 giugno e in via Ponchielli (la strada distrutta dal fuoco) i lavori devono ancora terminare. Lo spazio antistante la strada fino a tre giorni fa era completamente invaso da erbacce che rendevano la zona degradata e abbandonata, ma pochi giorni prima di ogni 29 giugno come ogni anno, in poche ore, ripulito il tutto.Intanto sulla casina dei ricordi dove sono conservati i messaggi, le immagini di quella terribile notte d’estate, la bandiera del nostro Paese sventola ancora a mezz’asta. Verrà alzata solo quando ci sarà giustizia."
Gianluca Ferrara
Strage di Viareggio, le telefonate dei macchinisti !!

REPORT: strage di Viareggio

domenica 23 giugno 2013

L'interrogazione del senatore PdL Antonio Razzi su linea ferroviaria PESCARA-ROMA !!


Sonno, "Indispensabili 8 ore Dormire di meno scatena patologie"

Sonno, "Indispensabili 8 ore Dormire di meno scatena patologie"

Una ricerca della scuola di Medicina e psichiatria dell'Università di Pittsburg rivela i danni dell'insonna. Rischio di ictus, attacchi cardiaci e diabete, si ingrassa troppo ed è più facile ammalarsi di tumore. E si prendono abitualmente infezioni di tutti i tipi. I consigli dei medici: andare a letto alla stessa ora, senza animali domestici e al buio. Niente riposini pomeridiani, caffé e computer o tablet serali


NEW YORK  - Dormite cinque ore per note e pensate che va bene così, che ormai vi siete abituati, che il vostro fisico non ne risenta? Bene. Non andate oltre a leggere questo articolo oppure la vostra insonnia aumenterà. Ma popolata dai peggiori incubi. La mancanza di sonno, di quello buono per qualità e quantità è uno dei problemi dell’era moderna. Le statistiche su quanti ne soffrono faticano a tenere il ritmo con la realtà: le ultime ricerche parlano di 41 milioni di americani ma sono sbagliate per difetto. E non a caso, l’inchiesta del New York Times che racconta gli effetti nocivi per la salute è stata tra le più lette sul sito nelle ultime 24 ore, da quando è stata pubblicata.  
A mettere insieme e comparare i nuovi dati sono gli scienziati della University of Pittsburgh School of Medicine and Western Psychiatric Institute and Clinic e i risultati non possono prestarsi ad alcun equivoco: bisogna riposare per otto ore, al di sotto di quella soglia si entra nel terreno minato della patologia. Infatti non succede soltanto che magari il giorno dopo sei un po’ meno reattivo e più stanco. No, l’insonnia attacca in maniera pesante il nostro fisico, la nostra mente con danni gravi sino ad una sensibili riduzione delle aspettative di vita.
L’elenco dei disastri è sconsolante: i reni funzionano male, i polmoni anche e salgono i rischi di ictus e attacchi cardiaci.  Ma non solo: si ingrassa pure. La mancanza di sonno va a toccare il metabolismo, scende la leptina, l’ormone che ci avvisa che abbiamo mangiato a sufficienza e sale invece la grelina che interviene sulla nostra idea di fame. Un insonne rischia di prendere sino a dieci chili in breve tempo. 
E aumentano anche le probabilità di avere il diabete, perché nella variazione del metabolismo vanno in tilt i delicati equilibri degli zuccheri nel nostro organismo. Niente è risparmiato ai nottambuli. Salgono anche le possibilità di ammalarsi di tumore. Uno studio giapponese su quasi 24.000 donne  tra i 40 e i 79 anni indica che sotto le sei ore di sonno crescono le possibilità di un cancro al seno.
Poi ci sono le infezioni, quelle banali di tutti i giorni come raffreddore, tosse e mal di gola. Sì, certo colpa del vento freddo e dei virus ma se dormissimo di più saremmo in grado di respingere molto meglio i loro attacchi. Una ricerca su 153 uomini e donne, condotto dalla Carnegie Mellon University indica come la linea Maginot delle 6/7 ore cambia con percentuali sensibili la possibilità di finire a letto con l’influenza.
Ma non è solo il corpo che ci rimette. Anche la mente. Alcuni esperimenti condotti sui veterani di guerra spiegano chiaramente che tra l’insonnia e la depressione c’è un collegamento diretto. E poi ancora si fa più fatica ad imparare, la memoria vacilla, così come la nostra capacità di giudizio e quella di concentrarsi. Prendiamo decisioni sbagliate e non reagiamo con velocità agli imprevisti. I test effettuati su guidatori suggeriscono un parallelo con chi ha alzato un po’ troppo il gomito: gli effetti sulla tenuta di strada sono gli stessi. E non c’è caffeina o boccata d’aria fresca che possa rimediare ad una notte passata lontano dal letto.
Per rimediare a questo disastro annunciato ci sono i consigli dei medici. Andare a dormire sempre alla stessa ora, evitare le distrazioni, i rumori, le stanze troppo luminose, la compagnia degli animali domestici (che al contrario di quanto si pensa sono dannosi per il sonno), mai concedersi riposini pomeridiani, ovviamente niente caffè. E, soprattutto, non sdraiarsi mai in compagnia di computer, smarphone e tablet. Ovvero spegni subito quell’aggeggio su cui stai leggendo questo articolo nella notte italiana

venerdì 21 giugno 2013

L'UNICA OPPOSIZIONE IN PARLAMENTO !!

Da ascoltare all'ultimo minuto l'intervento di Giulia Sarti  (27 anni)!!



Andrea Colletti: quest'aula è inutile!

lunedì 17 giugno 2013

TRAVAGLIO: ECCO COSA STA FACENDO IL MOVIMENTO 5 STELLE IN PARLAMENTO

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"Dovrebbe essere chiaro a tutti che a stampa e tv non frega nulla di quel che fanno i 5Stelle: solo sputtanarli".

Riportiamo di seguito l'editoriale "Movimento 5 polli" scritto da Marco Travaglio sul Fatto Quotidiano dello scorso 15 giugno. 

Che fa il maggior gruppo di opposizione (diciamo pure quasi l'unico) mentre il governo-inciucio Berlusconi-Letta mostra già la corda e manifesta tutta la sua prevedibilissima impotenza? È quello che si domandano molti italiani, soprattutto quelli che han votato 5Stelle contro i partiti che si sono mangiati l'Italia. Sappiamo bene che i neoeletti stanno imparando il mestiere di parlamentari; hanno presentato una ventina di disegni di legge e altri ne stanno preparando; le loro presenze in aula e in commissione superano largamente quelle degli altri gruppi; hanno rinunciato (unici nella storia) al finanziamento pubblico di 42 milioni di euro; hanno avviato (unici nella storia) le pratiche per dichiarare ineleggibile B.; han fatto approvare una mozione per consentire a chi avanza crediti dallo Stato di scalarli dalle caselle esattoriali; hanno appoggiato la proposta del Pd Giachetti per tornare al Mattarellum, ovviamente sabotata dal partito unico Pd-Pdl-Monti; hanno contestato assieme a Sel il golpetto del governo in Senato per aggirare l'articolo 138 della Costituzione.

Ma tutto questo i milioni di italiani che s'informano (si fa per dire) dai camerieri del potere non lo sanno. Da quando gli usurpatori hanno osato metter piede nel Palazzo, le guardie del corpo dei partiti e dei loro padroni dipingono M5S come un covo d'incompetenti sfaccendati e teleguidati che passano il tempo a litigare, epurare, espellere, o a parlare di scontrini, mentre Grillo e Casaleggio fanno soldi a palate. Contro il giornalismo servo si posson fare due cose: seguitare a imprecare al destino cinico e baro, o bypassarlo parlando direttamente ai cittadini e portando fuori dal Parlamento ciò che avviene dentro. Ma, per farlo, bisogna conoscere il sistema e usarlo, anziché farsene usare.

Dopo quattro mesi di inseguimenti di pennivendoli assatanati che a marzo chiedevano "la votate la fiducia a Bersani?", ad aprile "Grillo sbaglia a insistere su Rodotà?", a maggio "restituirete la diaria?", a giugno "che ne sarà della povera Gambaro?", dovrebbe essere chiaro a tutti che a stampa e tv non frega nulla di quel che fanno i 5Stelle: solo sputtanarli (si è addirittura introdotta in politica la categoria dell'"antipatia" per squalificare Crimi e la Lombardi, mentre i vecchi politici - com'è noto - sono tutti simpaticoni) e trovarne qualcuno che parli male di Grillo e bene di Napolitano, Letta e Alfano. E intanto magnificare con titoloni-pompa il governo del nulla, rilanciare le promesse dei ministri che evaporano dopo due minuti, esaltare i moniti del Presidente (ormai un rumore di fondo), celebrare le mirabolanti imprese dei suoi saggi prostatici: pennellate di lingua a base di "task force", "road map", "cronoprogrammi", "grandi riforme", Tizio "spinge", Caio "accelera", Sempronio "frena". Mai come ora, con un governo che manda a casa i condannati fino a 6 anni (praticamente tutti, a parte i serial killer), espropria le Camere per blindare la controriforma costituzionale, ci prende in giro su Imu e Iva, c'è bisogno di un'opposizione che si faccia vedere e sentire.

Chi non vi è portato, come la furbona che ha scoperto improvvisamente che il guaio dei 5Stelle è Grillo o quell'altro genio che s'è iscritto al M5S per andare dalla D'Urso o i "dissidenti" sul nobile ideale della diaria, va semplicemente ignorato, o liquidato con una battuta, o affidato a un collegio di probiviri che faccia rispettare le regole (come nei partiti, che espellono centinaia di persone senza che nessuno se ne accorga). Le scomuniche di Grillo e le riunioni-fiume dei gruppi sono proprio ciò che vuole la grande stampa, sempre a caccia di armi di distrazione di massa. Invece di perder tempo dietro le Gambaro, i capigruppo convochino conferenze stampa e iniziative di piazza per spiegare le porcate che scoprono in quell'ente inutile che ormai è il Parlamento, e come intendono contrastarle. Altrimenti sono più inutili del Parlamento. 

mercoledì 12 giugno 2013

QUANDO LA GRILLINA DISSIDENTE DICEVA "CHI NON E' IN SINTONIA SI DEVE DIMETTERE"

Ridurre l'umana forbice tra il predicare ed il razzolare !!

Adele Gambaro, la senatrice dissidente del Movimento 5 Stelle che ha accusato Grillo e le sue uscite sul blog, solo qualche mese fa si presentava come candidata alle Parlamentarie. E lo faceva con tanto di video. E nella sua scheda personale, oltre al curriculum, guardate cosa scriveva:

"Penso ad un Parlamentare che nel caso non fosse più in sintonia con il M5S, grazie al quale è stato eletto, la sua base, i suoi principi, semplicemente si debba dimettere. "

venerdì 7 giugno 2013

Foto agghiacciante, il capodoglio e il disastro petrolifero

Immagini sconvolgenti. Un capodoglio morto trovato nel Golfo del Messico, poche settimane dopo il disastro BP Deepwater. Greenpeace ha pubblicato una serie di fotografie del mammifero trovato morto il 15 giugno 2010, sette settimane dopo l'inizio del disastro alla piattaforma Deepwater Horizon. 
Le foto sono state scattate da alcuni ricercatori a circa 77 miglia a sud dal sito della Deepwater Horizon. Come ha appreso Greenpeace, il National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA) aveva intimato ai ricercatori di non diffondere le immagini....Perchè??

Leggi tutto su http://www.tzetze.it

LA TV DICE SEMPRE LA VERITA' !!?? (parte 2°)



giovedì 6 giugno 2013

LA TV DICE SEMPRE LA VERITA' !!??

Interviste senza domande dei giornalisti. Dichiarazioni fatte in sala stampa a Montecitorio alla presenza di incolpevoli reggi-microfono che lavorano per le reti tv o per i service in appalto. Le auto-interviste sono una prassi consolidata (purtroppo) per i nostri parlamentari. Il tutto finisce nei servizi pastone del Tg1. 

REPORT E LE FERROVIE !!



Report del 26-MAG-2013. TAV - Ottima trasmissione sul TAV (Torino-Lione), ma non solo. Analisi più approfondita sul trasporto ferroviario, specialmente quello transforntaliero, con dati certi, diverse tesi a confronto. Certo che RFI ed i fautori del TAV non fanno certo bella figura, non sanno più come giustificarsi!!! Adesso, Virano, visto che il TAV non andrà a Lisbona vaneggia di un tunnel sotto lo stretto di Gibilterra e dei collegamento per tutto il nord-Africa, pertanto avremo la ROMA-TRIPOLI passando dalla SPAGNA!!!! Ecceziunale veramente!!!

martedì 4 giugno 2013

la Corte di Appello di Torino ha condannato a 18 anni di carcere l'ex manager svizzero della Eternit.

Guariniello: sentenza importante dà prospettive anche al caso Taranto 
Il pm: un sogno che si avvera, è un inno alla vita.
Guariniello: sentenza importante dà prospettive anche al caso Taranto

Il pm: un sogno che si avvera, è un inno alla vita. Siamo andati al di là di ogni aspettativa. Importante il fatto che sia riconosciuto che il disastro sia avvenuto anche a Napoli e Rubiera. E si aprono aspettative anche per le altre città che attendono giustizia: "La posta in palio è la tutela dell'uomo e della sua salute".

"Questa sentenza ci dice che non è mai azzardato sognare". E' il primo commento del procuratore Raffaele Guariniello al termine della sentenza con cui la Corte di Appello di Torino ha condannato a 18 anni di carcere l'ex manager svizzero della Eternit.

"Questa sentenza è un inno alla vita, un sogno che si avvera. Siamo andati al di là di ogni aspettativa". Secondo il magistrato è stato importante "che sia stato accolto il nostro appello sul fatto che il disastro sia avvenuto anche a Napoli e Rubiera".  "La posta in palio - ha aggiunto il pm Guariniello - è la tutela dell'uomo e della sua salute". Ed ancora: "il disastro ambientale doloso riconosciuto dalla Corte non è solo per i lavoratori ma riguarda tutta la popolazione".

Il pm ha sottolineato poi un altro aspetto: "La sentenza apre grandi prospettive anche per le vicende di Taranto e per le altre città che attendono giustizia. Non è finita qui e non è finita nel mondo", ha aggiunto Guariniello, definendo la sentenza "importante" e da "diffondere in tutto il mondo". Guariniello ha poi rivendicato il fatto che "qui in Italia siamo riusciti a fare un processo che nessuno è riuscito a fare in nessuna parte del mondo".

domenica 2 giugno 2013

Chi dice la Verità, prima o poi verrà scoperto !!



Se un "macchinista solo" durante la condotta del treno fosse colto da malore improvviso in una galleria, su un viadotto, su linee ferroviarie inaccessibili alle auto, ecc., come verrebbe soccorso e in quanto tempo?
Se ci fosse la concomitanza del malore del "macchinista solo" e del malore di qualche viaggiatore in tali circostanze come si organizza il soccorso?
Se ci fosse la concomitanza del malore del "macchinista solo" e un'avaria alla locomotiva in galleria, su un viadotto, ecc., il capotreno che non sa né condurre il treno né operare sul Mezzo di Trazione, come gestirebbe il tutto e magari anche eventuali crisi di panico dei viaggiatori?

A modesto parere di un RLS l’infortunio/malore improvviso del macchinista unico/solo durante la condotta del treno, potrebbe contemplare una situazione di “degrado” della sicurezza ferroviaria la quale ha un NESSO DIRETTO CON LA SICUREZZA DEL LAVORO.

.................Parlano gli operai. Che cosa è successo il 30 ottobre al movimento ferroviario dell’Ilva? «Siamo  un’ottantina, sotto i trent’anni. Un accordo nel 2010 dispose che in  certe manovre restasse un solo operatore — prima erano tre, poi, coi  radiotelefoni, due. Alla fine prendere o lasciare, “c’è una ditta pronta  a sostituirvi”. Il nostro delegato, Eligio, scrisse: “È indiscussa la ferma volontà dei lavoratori di non accettare nessuna ipotesi che preveda l’armamento a un operatore dei locomotori, per la sicurezza”. Eligio poi non fu rieletto… Sulla monetizzazione, leggi  il verbale: “Le  parti convengono la somma di euro 450 lorde, quale una tantum strettamente legata alla realizzazione della nuova organizzazione del  lavoro”! «Il radiotelefono a volte non funziona, o ha interferenze. C’è ancora un km senza luce, una discesa stretta, a binario unico, il soccorso impossibile. Ci lamentavamo, prima o poi succede qualcosa. Il  30 ottobre è morto Claudio, schiacciato. Ha dato l’ok per radio, poi non si è sentito più niente. Non c’è stato un vero allarme, hanno mandato a vedere uno che lavora vicino. Dicono che in 18 minuti si è completato  il soccorso: ma prima ne erano passati 50. Era solo, nessuno sa com’è andata. Da un mese ci tormentiamo e non lo sapremo mai. L’unica prevenzione è il secondo operatore. Se sei solo, qualunque incidente diventa micidiale: scivoli dalla scaletta e puoi finire sotto, se uno non frena. Dici: la scaletta era umida, ti dicono: è la tua negligenza,  dovevi stare attento.............................