venerdì 14 ottobre 2011

Borsellino, chiesta la revisione del processo Indagato anche il questore di Bergamo

E' ufficiale: la Procura Generale di Caltanissetta ha valutato a fondo nell'ultimo mese il lavoro del pubblico ministero Sergio Lari e ha deciso di chiedere alla Corte d'Assise la revisione del processo per la strage di via D'Amelio, che portò a 11 condanne, di cui 7 ergastoli.
Nel caso in cui l'istanza di revisione venisse accolta la procura nissenachiederà il rinvio a giudizio anche per l'attuale questore di Bergamo Vincenzo Ricciardi, oltre che per Salvatore La Barbera, oggi dirigente della polizia postale di Milano, e di Mario Bo, a capo della Squadra Mobile di Trieste. Sono i tre super poliziotti che lavorarono e indagarono sulla strage di via D'Amelio nel pool costituito da Arnaldo La Barbera, morto nel 2002.
Le indagini dell'allora pool La Barbera diedero credito al collaboratore di giustizia Vincenzo Scarantino e portarono alle 11 condanne passate in giudicato. Ma il quadro definito da quelle indagini e dalle parole di Scarantino è stato completamente ribaltato negli ultimi anni dalle dichiarazioni di altri due pentiti, Gaspare Spatuzza e Fabio Tranchina.Sono quindi scattate nuove indagini, da parte della procura di Caltanissetta, terminate un mese fa. In oltre mille pagine il magistrato Sergio Lari e i suoi collaboratori hanno ricostruito moventi, organizzazione, esecuzione della strage in cui morirono Paolo Borsellino e la sua scorta. Lo stesso magistrato, in quelle mille pagine, è arrivato a definire "colossale depistaggio" un'importante fetta delle indagini allora condotte dal pool La Barbera e condizionate dalle dichiarazioni di Scarantino.
E' nell'ambito di quella presunta operazione di depistaggio che risulta indagato anche l'attuale questore di Bergamo Ricciardi, per il quale l'ipotesi di reato è di "calunnia aggravata". E a vario titolo risultano indagati anche Mario Bo e Salvatore la Barbera. Secondo il pubblico ministero Lari alcuni degli imputati condannati in via definitiva non c'entravano nulla con l'omicidio Borsellino. La revisione del processo riguarderà i già condannati Salvatore Profeta, Cosimo Vernengo, Giuseppe Urso, Giuseppe La Mattina, Natale Gambino, Gaetano Scotto, Gaetano Murana, Vincenzo Scarantino, Salvatore Candura, Salvatore Tomaselli e Giuseppe Orofino. Gli ultimi tre sono in libertà perché hanno già scontato la pena. Per gli altri è stata chiesta la sospensione dell’esecuzione della pena.



Tratto da www.bergamonews.it

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