venerdì 23 novembre 2012

Colpito da infarto a Porta Susa ma il Frecciarossa non si ferma

Un uomo di 56 anni che si era sentito male poco dopo la partenza del treno da Torino, viene fatto scendere solo a Rho e muore sull'ambulanza nel tragitto verso l'ospedale. I passeggeri polemici: "Avere un malore su un treno ad alta velocità significa perdere la vita"


Colpito da infarto a Porta Susa ma il Frecciarossa non si ferma

Se un "Macchinista Unico/Solo" durante la condotta del treno fosse colto da malore improvviso in una galleria, su un viadotto, su linee ferroviarie inaccessibili alle auto ecc, come verrebbe soccorso e in quanto tempo?

Se ci fosse la concomitanza del malore del "Macchinista Unico/Solo" e del malore di qualche viaggiatore in tali circostanze come si organizza il soccorso?

Se ci fosse la concomitanza del malore del "Macchinista Unico/Solo" e un'avaria alla locomotiva in galleria, su un viadotto ecc, il capotreno che non sa né condurre il treno né operare sul Mezzo di Trazione, come "gestirebbe" il tutto e magari anche eventuali crisi di panico dei viaggiatori?

TALI DOMANDE NON POSSONO ESSERE PIU’ INEVASE.

martedì 20 novembre 2012

Repubblica.it rimuove il post di Odifreddi sul conflitto israelo-palestinese


Il matematico divulgatore scientifico riferendosi ai suoi lettori:  “Continuare sarebbe un problema. D’ora in poi dovrei ogni volta domandarmi se ciò che penso o scrivo può non essere gradito a coloro che lo leggono”. Odifreddi lascia il quotidiano online.
Ecco il post sul conflitto israelo-palestinese rimosso dal blog di Repubblica.it :
Dieci volte peggio dei nazisti (18)
Uno dei crimini più efferati dell’occupazione nazista in Italia fu la strage delle Fosse Ardeatine. Il 24 maggio 1944 i tedeschi “giustiziarono”, secondo il loro rudimentale concetto di giustizia, 335 italiani in rappresaglia per l’attentato di via Rasella compiuto dalla resistenza partigiana il 23 maggio, nel quale avevano perso la vita 32 militari delle truppe di occupazione. A istituire la versione moderna della “legge del taglione”, che sostituiva la proporzione uno a uno del motto “occhio per occhio, dente per dente” con una proporzione di dieci a uno, fuHitler in persona.
Il feldmaresciallo Albert Kesselring trasmise l’ordine a Herbert Kappler, l’ufficiale delle SS che si era già messo in luce l’anno prima, nell’ottobre del 1943, con il rastrellamento del ghetto di Roma. E quest’ultimo lo eseguì con un eccesso di zelo, aggiungendo di sua sponte 15 vittime al numero di 320 stabilito dal Fuehrer. Dopo la guerra Kesselring fu condannato a morte per l’eccidio, ma la pena fu commutata in ergastolo e scontata fino al 1952, quando il detenuto fu scarcerato per “motivi di salute” (tra virgolette, perché sopravvisse altri otto anni). Anche Kappler e il suo aiutante Erich Priebke furono condannati all’ergastolo. Il primo riuscì a evadere nel 1977, e morì pochi mesi dopo in Germania. Il secondo, catturato ed estradato solo nel 1995 in Argentina, è tuttora detenuto in semilibertà a Roma, nonostante sia ormai quasi centenario.
In questi giorni si sta compiendo in Israele l’ennesima replica della logica nazista delle Fosse Ardeatine. Con la scusa di contrastare gli “atti terroristici” della resistenza palestinese contro gli occupanti israeliani, il governo Netanyahu sta bombardando la striscia di Gaza e si appresta a invaderla con decine di migliaia di truppe. Il che d’altronde aveva già minacciato e deciso di fare a freddo, per punire l’Autorità Nazionale Palestinesedi un crimine terribile: aver chiesto alle Nazioni Unite di esservi ammessa come membro osservatore! Cosa succederà durante l’invasione, è facilmente prevedibile. Durante l’operazione Piombo Fuso di fine 2008 e inizio 2009, infatti, compiuta con le stesse scuse e gli stessi fini, sono stati uccisi almeno 1400 palestinesi, secondo il rapporto delle Nazioni Unite, a fronte dei 15 morti israeliani provocati in otto anni (!) dai razzi diHamas. Un rapporto di circa 241 cento a uno, dunque: dieci volte superiore a quello della strage delle Fosse Ardeatine. Naturalmente, l’eccidio di quattro anni fa non è che uno dei tanti perpetrati dal governo e dall’esercito di occupazione israeliani nei territori palestinesi.
Ma a far condannare all’ergastolo Kesserling, Kappler e Priebke ne è bastato uno solo, e molto meno efferato: a quando dunque un tribunale internazionale per processare e condannare anche Netanyahu e i suoi generali?
Piergiorgio Odifreddi
Tratto da http://ki.noblogs.org/?p=5387

venerdì 9 novembre 2012

Rls in Trenitalia Sicurezza e diritti indisponibili dei lavoratori.

IERI IN PIEMONTE UN ALTRO “MACCHINISTA SOLO” E’ STATO COLTO DA MALORE 

Video: Macchinisti ORSA contrari alla firma del contratto
Egregi Tutti
IERI IN PIEMONTE UN ALTRO “MACCHINISTA SOLO” E’ STATO COLTO DA MALORE IMPROVVISO DURANTE LA CONDOTTA DEL PROPRIO TRENO.
FORTUNATAMENTE E’ RIUSCITO A CONDURRE IL TRENO IN UNA STAZIONE PER FAR INTERVENIRE GLI OPERATORI DEL 118 SENZA “INSORMONTABILI DIFFICOLTA’”.
CON QUEST’ULTIMO DAL 2009 IN PIEMONTE CI SONO STATI 10 CASI DI MALORE DEL MACCHINISTA UNICO/SOLO.
DAL 2010 IN ALTRE REGIONI (Lombardia, Veneto, Emilia – Romagna, Campania) CI SONO STATI 4 CASI DI MALORE DEL “MACCHINISTA SOLO”.
QUESTI SONO I CASI “UFFICIALI”......NON SI CONOSCONO QUELLI “UFFICIOSI”.
CON L’ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO DEL MACCHINISTA SOLO, L’IVU E IL NUOVO ORARIO DI LAVORO PER IL “PERSONALE DEI TRENI”, A PARERE DEGLI RLS DEI MACCHINISTI, LA TUTELA DELLA SALUTE E DELLA SICUREZZA DEI LAVORATORI VERRA’ MESSA ULTERIORMENTE IN DISCUSSIONE.
Colgo l’occasione per ricordare a tutti noi la cogenza del principio giuridico dell’adempimento dell’obbligo datoriale di sicurezza della prestazione di lavoro (Cass. 5163/09).
L’AUTONOMIA ORGANIZZATIVA DEL DATORE DI LAVORO DELLE IMPRESE FERROVIARIE, SIA PUBBLICHE CHE PRIVATE, NON DOVRA’ MAI SCONFINARE NEL TERRITORIO DEI “DIRITTI INDISPONIBILI” DEI LAVORATORI QUALI SONO LA LORO SALUTE E LA LORO SICUREZZA!
L’AUTONOMIA ORGANIZZATIVA DEL DATORE DI LAVORO DELLE IMPRESE FERROVIARIE, SIA PUBBLICHE CHE PRIVATE, NON PUO’ “UMILIARE/VIOLENTARE” IL DIRITTO ALLA SALUTE DEI LAVORATORI.
SACRIFICARE AL “DIO PRODUTTIVITA’” LA SALUTE E LA SICUREZZA DEI LAVORATORI SIGNIFICA METTERE IN DISCUSSIONE I PRINCIPI COSTITUZIONALI SANCITI NEGLI ARTICOLI 2 – 3 – 32 e 41 della C.I..
E’ NECESSARIO UN DEFINITIVO INTERVENTO DEGLI ORGANI DEPUTATI ALLA TUTELA DELLA SALUTE E DELLA SICUREZZA DEI LAVORATORI PER FAR TRIONFARE LA CERTEZZA DEL DIRITTO!!!!

venerdì 2 novembre 2012

Mai Più Quanto È Stato Fatto A Franco Mastrogiovanni

http://www.giornaledelcilento.it/upload/comitato_francesco_mastrogiovanni.jpg
Era il 4 agosto del 2009 quando morì un Maestro anarchico, aggettivo non insignificante a mio avviso.  Francesco Mastrogiovanni detto Franco, dopo 80 ore di contenzione su un letto di un reparto psichiatrico dell’ospedale di Vallo della Lucania, senza alimentazione alcuna,era morto ammazzato per un TSO, che significa Trattamento Sanitario Obbligatorio. Nessuno all’ interno di quella struttura e predisposto professionalmente, l’ aveva aiutato. Ma, c’è un ma…La telecamera riprende un corpo legato ad un letto Era Francesco Mastrogiovanni
Mi trovo a riscriverne con una pena infinita.  All’ epoca un amico pugliese, Gino Ancona, mi chiese se me la sentissi e provassi a raccontare:  lo feci dopo pochissimi giorni dal fatto, anche se non conoscevo lui e nessuno, non sapevo neanche cosa fosse un TSO…Detenuti Contenuti Legati e Morti: Francesco Mastrogiovanni
Certi fatti li conoscono in pochi, sono marginali, certi altri  li leggono in un numero ancora più esiguo, sopratutto se si tratta di detenuti contenuti  legati e morti, mai prosciolti da certa cronaca nera, che diventa sempre più buia, fino alla fine:  “pericolosi per sè e per gli altri e/o se si arreca pubblico scandalo“. La mia filosofia da 4 soldi è quella di farli circolare e comunicare, non fosse altro che per darne notizia. Ringrazio Gino Ancona per  la possibilità che mi ha data, ricapitolando, di sapere quanto   è  emerso   in Rete e purtoppo non solo virtualmente. Questa è la  notizia di cronaca nera-Vallo: morte in corsia del 14 agosto 2009.Lui, l’anarchico che non c’è più, si chiamava Francesco Mastrogiovanni, detto Franco: insegnante elementare , i suoi alunni lo chiamavano ” il maestro più alto del mondo”. Aveva 58 anni. Un diverso indesiderabile. La caccia  all’uomo, una volta ancora  si è conclusa,  per il  colpevole di disturbo. E si indaga.Che le nuvole danzino…
Seguiva una scritta e un riferimento, poi si avvicendarono  più di 500 commenti…SE NON C’E’ LA FINESTRA DI UNA QUESTURA A DISPOSIZIONE, PER UCCIDERE UN UOMO LIBERO VA BENE ANCHE IL LETTO DI CONTENZIONE DI UN OSPEDALE PSICHIATRICO…http://rebstein.wordpress.com/2009/08/19/francesco-mastrogiovanni-anarchico/
Dopo quella tragica estate, e attraverso la Rete, conobbi telefonicamente il cognato Vincenzo Serra e l’ editore Giuseppe Galzerano che si sono battuti per la verità, senza sosta e tante tante altre perosne. Nacque il Comitato Verità e Giustizia per Francesco Mastrogiovanni. Il 6 agosto del 2010 tornai a scrivere Il Mondo è Fuori ed è stata una bella giornata di sole
A me è servito moltissimo sapere,  e uso questo mezzo che è internet, per ringraziare chi ancora come i suoi Amici e Famigliari  mi ha messo al riguardo di quanto accaduto con l’ ultima fase processuale, l’ udienza del 30 ottobre 2012. Allego il Comunicato per la Stampa di Giuseppe Galzerano. Abbraccio forte  una volta ancora, e non smetterò mai di farlo, chi crede nella Giustizia e nella Verità  e nell’ Amore,  per Restare Umani.
Doriana Goracci