Tutte le altre invece soppresse da subito. Su che basi tali scelte? In Commissione, in base alle nostre richieste, ci sono stati consegnati finalmente dei dati economici. Prima di oggi ci era stato detto che i tagli avvenivano in base ad una frequenza di passeggeri inferiore a 50 per corsa. Ora la soglia per i tagli è caduta sulle linee con meno dell'8% del rapporto costi/ricavi. Peccato che la Santhià-Arona sia all'8,1% e la nostra domanda sul perché della sua inclusione tra i tagli da operare non abbia ottenuto risposta. E udite, udite, non ci sono stati consegnati i dati delle linee Novara-Varallo e Casale-Vercelli!! Dopo pressanti richieste siamo riusciti ad ottenere un foglio volante da cui abbiamo dovuto calcolare manualmente i dati, da cui abbiamo appurato che i costi delle due linee "temporaneamente salvate" sono simili se non superiori. La Bonino ha provato allora a difendersi adducendo come motivazioni delle generiche peculiarità del territorio e problematiche stradali, per nulla soddisfacenti, visto che molte altri aree hanno problemi sin peggiori.
Crediamo che la sperimentazione di cui saranno oggetto per 6-12 mesi la Novara-Varallo e la Casale-Vercelli sia una buona proposta, che vada estesa a tutte le altre linee. Terminato il periodo si sarebbero potuto prendere delle decisioni più consapevoli, considerando che tutta l'Europa sta puntando sul ferro per il trasporto passeggeri.
Nessuna cifra concreta ci è stata detta sui risparmi attesi dalla conversione in bus delle linee che saranno soppresse. Mentre sull'allungamento dei tempi ci è stato riferito che saranno contenuti in massimo 20 minuti: li aspettiamo alla prova del 9 dell'ulteriore congestionamento delle strade piemontesi da traffico pendolare, in cui tutti si muovono nelle stesse fasce orarie!
Non abbiamo nemmeno potuto sapere in quale periodo siano stati fatti i rilievi del flusso passeggeri. Negli ultimi mesi, guarda caso, si sono verificati notevoli disagi e soppressione di treni sia per carenza di materiali che per l'utilizzo di un nuovo sistema informatico di gestione a cui è corrisposta una disaffezione dei pendolari al treno e una diminuzione di passeggeri. Servirebbe quindi un trend storico dei flussi. Niente.
In ultimo, ironia della sorte: il piano dei tagli è passato con 29 voti contro 26 (con l'astensione di Progett'Azione), grazie alle assenze, a nostro modo di vedere ingiustificabili, dei consiglieri Bresso, Dell'Utri (Moderati) e Artesio (Federazione Sinistra). La Bresso, in particolare, dovrà dire ai cittadini piemontesi se intende servire la Regione o lavorare a Bruxelles come Presidente delle Regioni Europee, lasciando il posto a qualcuno più presente.
Tratto da www.movimentopiemonte.it
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