sabato 16 giugno 2012

IMU, DISTRUZIONI PER L'USO

IMU ISTRUZIONI 
di Roberto Pacella

 A proposito dell'IMU (Imposta Molto Urticante), sono state dette tante cose: che è un’imposta molto odiata dagli Italiani; che farà crollare il mercato immobiliare; che poi alla fine non darà il gettito previsto; chi la deve pagare (anche gli anziani all’ospizio); chi non la deve pagare (per esempio le fondazioni bancarie)... Nessuno però ha spiegato come si deve pagare. E allora, visto che visto che gli italiani sono già tutti in fila al catasto, eccovi le distruzioni per l'uso.


 Innanzitutto una premessa: in questi giorni gli uffici del catasto sono stati presi d’assalto da contribuenti terrorizzati, alla disperata ricerca della rendita catastale in base alla quale calcolare l’imposta. Utile sapere quindi che la rendita catastale utilizzata per il calcolo dell’ICI è rimasta invariata, quindi può essere adoperata tale e quale anche per il calcolo dell’IMU. E' anche possibile calcolarla online, facendo una visura catastale sul sito dell'Agenzia del Terrotorio, inserendo il codice fiscale, gli gli identificativi catastali (Comune, sezione, foglio, particella: cercate sul rogito) e la provincia di ubicazione del vostro immobile. L’unica variazione rispetto al passato riguarda i moltiplicatori (ma questo dato non va reperito al catasto), che passano a :
  • 160 per gli immobili del gruppo catastale A (abitazioni, cantine, ed autorimesse, quando non pertinenze dell’abitazione principale) ad esclusione della categoria A/10;
  • 140 per gli immobili del gruppo catastale B (alloggi collettivi quali conventi, caserme, collegi, ospizi, etc) e categorie C/3, C/4, C/5 (fabbricati e laboratori per arti e mestieri, stabilimenti balneari e simili);
  • 80 per gli uffici e gli istituti di credito e assicurativi (A/10 e D/5);
  • 60 (65 dal 1 gennaio 2013) per gli immobili catastali del gruppo D (escluso il D/5): stabilimenti di produzione, alberghi, teatri, case di cura, etc.;
  • 55 per i negozi (C/1).
 Non tragga in inganno il fatto che per alcune categorie il moltiplicatore sia più basso: è dovuto semplicemente al fatto che queste ultime presentano delle rendite molto più alte.

 Il calcolo dell’IMU sarà dato dalla rendita catastale, rivalutata del 5% e moltiplicata per i vari moltiplicatori. Al valore ottenuto si applica l’aliquota, che inizialmente è il 4 per mille per l’abitazione principale e il 7,6 per mille per tutto il resto degli immobili. Queste aliquote iniziali valgono per tutti i comuni. Se avete un box, dovete ripetere il calcolo separatamente, partendo dalla rendita catastale della vostra rimessa auto, e sommare il risultato a quello appena ottenuto.

 All’imposta così calcolata si applicano le detrazioni, cioè si sottraggono € 200,00 per l’abitazione principale e € 50,00 per ogni figlio convivente minore di 26 anni. Se per esempio state pagando l'IMU per la prima casa e avete due bimbi piccoli a carico vostro, il totale delle detrazioni ammonterà a € 300.

 Il valore ottenuto è l’imposta complessiva annuale che è possibile pagare in tre rate (in caso di abitazione principale) o in due rate in tutti gli altri casi (esempio seconda casa o negozio o stabilimento). La prima rata ( a meno di proroghe dell’ultima ora) è fissata per lunedì 18 giugno. La seconda (nel caso delle tre rate per l’abitazione principale) va pagata entro il 17 settembre e il saldo entro il 17 dicembre.

 Siccome tuttavia abbiamo utilizzato le aliquote base (i comuni devono ancora decidere l'entità di quelle che applicheranno localmente), l'eventuale seconda rata e il saldo dell’imposta andranno ricalcolate in base alle nuove disposizioni. Ogni comune avrà infatti facoltà di aumentare o diminuire di 0,3 punti percentuali le aliquote base. Ma di questo ci occuperemo casomai a settembre.

 All'indirizzo www.amministrazionicomunali.it, in ogni caso, è disponibile un modulo per calcolare automaticamente l'imposta da versare, che permette anche di stampare il modello F24 con il quale, entro lunedì, andare alla posta o in banca a pagare. Ovviamente, se potete gestire il vostro conto corrente online, quasi certamente la vostra banca avrà predisposto un modulo per la compilazione e il saldo del tributo mediante compilazione elettronica dell'F24. Così potrete farvi defraudare dei sudati risparmi comodamente seduti alla vostra scrivania, senza muovervi da casa. Comodo, no?

Roberto Pacella

 
Nota di Claudio Messora
 Per gli anziani non autosufficienti costretti a vivere in un ospizio queste istruzioni non valgono: pagheranno l'IMU come se la loro abitazione, lasciata vuota, fosse unaseconda casa. Del resto dubito che abbiano la forza di lamentarsi. E non valgono nemmeno per l'Università Bocconi (quella del nostro presidente del Consiglio) o per le Fondazioni Bancarie, che sono notoriamente enti caritatevoli bisognosi (certamente molto più di un anziano disabile) e dunque sono esentate dal pagamento del balzello. 
 Noi, evidentemente, nonostante i sacrifici per "campare la famiglia" e nonostante la famiglia, almeno sulla carta, sia al centro dei valori della nostra Repubblica, evidentemente svolgiamo un ruolo socialmente meno utile e per nulla caritatevole delle fondazioni bancarie che stanno sborsando miliardi per ricapitalizzare i loro istituti di credito e fanno dunque beneficenza a se stesse. Dobbiamo dunque pagare come l'ultimo degli speculatori finanziari (che notoriamente, tuttavia, sa bene come evadere fino all'ultimo centesimo i suoi lauti guadagni).

 Ma a noi piace così.


Tratto da www.byoblu.com

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