martedì 4 giugno 2013

la Corte di Appello di Torino ha condannato a 18 anni di carcere l'ex manager svizzero della Eternit.

Guariniello: sentenza importante dà prospettive anche al caso Taranto 
Il pm: un sogno che si avvera, è un inno alla vita.
Guariniello: sentenza importante dà prospettive anche al caso Taranto

Il pm: un sogno che si avvera, è un inno alla vita. Siamo andati al di là di ogni aspettativa. Importante il fatto che sia riconosciuto che il disastro sia avvenuto anche a Napoli e Rubiera. E si aprono aspettative anche per le altre città che attendono giustizia: "La posta in palio è la tutela dell'uomo e della sua salute".

"Questa sentenza ci dice che non è mai azzardato sognare". E' il primo commento del procuratore Raffaele Guariniello al termine della sentenza con cui la Corte di Appello di Torino ha condannato a 18 anni di carcere l'ex manager svizzero della Eternit.

"Questa sentenza è un inno alla vita, un sogno che si avvera. Siamo andati al di là di ogni aspettativa". Secondo il magistrato è stato importante "che sia stato accolto il nostro appello sul fatto che il disastro sia avvenuto anche a Napoli e Rubiera".  "La posta in palio - ha aggiunto il pm Guariniello - è la tutela dell'uomo e della sua salute". Ed ancora: "il disastro ambientale doloso riconosciuto dalla Corte non è solo per i lavoratori ma riguarda tutta la popolazione".

Il pm ha sottolineato poi un altro aspetto: "La sentenza apre grandi prospettive anche per le vicende di Taranto e per le altre città che attendono giustizia. Non è finita qui e non è finita nel mondo", ha aggiunto Guariniello, definendo la sentenza "importante" e da "diffondere in tutto il mondo". Guariniello ha poi rivendicato il fatto che "qui in Italia siamo riusciti a fare un processo che nessuno è riuscito a fare in nessuna parte del mondo".

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