lunedì 24 settembre 2012

Svezia, rifiuti d'importazione per gli inceneritori

La notizia ha dell’incredibile eppure è tutto vero: la Svezia, tra i paesi europei più virtuosi in tema di rifiuti e che discarica solo l’1% degli stessi (l’Italia arriva al 51%), deve importare immondizia per soddisfare il fabbisogno dei suoi inceneritori di ultima generazione.
Nel paese scandinavo, che incenerisce solo il 29% dei suoi rifiuti, si è arrivati al problema diametralmente opposto ad altre realtà europee come Roma, Napoli o Palermo: troppi pochi i rifiuti inceneriti, bisogna importarli; il problema, per i cittadini e le amministrazioni svedesi, è legato all’approvvigionamento energetico che deriva dalla bruciatura dei rifiuti.
Oggi, grazie ai performanti inceneritori svedesi, il paese scandinavo genera energia sufficiente ad assicurare il 20% del fabbisogno nazionale e fornisce elettricità a 250mila famiglie su 4,5 milioni totali, come riportato dallo Swedish Waste Management.
Attualmente la Svezia ricicla il 36% dei rifiuti, ne avvia al compostaggio il 14% e ne brucia il 49%, percentuali ottime rispetto le medie europee: un virtuosismo dalla doppia faccia; il problema legato all’incenerimento dei rifiuti è proprio l’approvvigionamento della materia prima: in Svezia si ricicla troppo e gli impianti di bruciatura non lavorano a regime, con la conseguente perdita di denaro; Stoccolma ha cominciato così a importare immondizia (in primis dalla Norvegia, 800mila tonnellate l’anno) per poter mantenere a regime i fantasmagorici impianti di bruciatura.
Il problema è che la capacità svedese di bruciare immondizia è doppia rispetto alla quantità trattata: quando un inceneritore non funziona a pieno regime, la perdita di denaro è enorme (la temperatura va tenuta costante, così come l’attività di incenerimento); come spiegato da Caterina Ostlund, dirigente dell’Agenzia svedese di protezione ambientale:
Valorizzare i rifiuti è una saggia scommessa, proprio in un mondo in cui il prezzo dell’energia continua a salire e potremmo trovarci di fronte a una carenza di carburante. Ed è importante anche per la Svezia trovare il modo di ridurre la produzione di rifiuti e aumentare il riciclaggio. Ma nel breve periodo, la valorizzazione dell’energia ricavata dai rifiuti è una buona soluzione
E’ stata in tal senso piuttosto chiara la Ostlund: l’incenerimento non è la soluzione a lungo termine ma, al momento, può andare.

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