martedì 20 agosto 2013

Debito per coprire debito: finito il fallimento?


Vi ricordate che a ottobre l'ex-Assessore alla Sanità, Monferino, tuonava che la Regione era tecnicamente fallita?
Dal dicembre 2010, la Giunta Cota, compreso il disastro finanziario in cui la Giunta Bresso ci aveva lasciati, derivati inclusi, non aveva più chiuso un bilancio.
Oggi, a distanza di pochi mesi, si grida al miracolo: la Regione Piemonte è riuscita ad approvare il bilancio nei termini, pagherà i fornitori in "tempi europei" ed il fallimento sembra scongiurato.
Merito del rimpasto di Giunta di marzo, con il neo-Assessore al Bilancio, Pichetto? Di sicuro, l'ex-parlamentare di bilancio ne mastica, ma il segreto sta nel grosso aiuto di Roma, parlo del Decreto Legge 35 (sblocca pagamenti). 
Il DL35 è nient'altro che un'anticipazione di cassa (cioè un prestito) per pagare i fornitori di tutti gli enti pubblici che sono alla canna del gas: l'hanno studiato ed emendato i nostri nuovi parlamentari, si parla di circa 40 miliardi di euro in due anni, di cui almeno 3,3 miliardi andranno al territorio piemontese e 2,8 alla Regione Piemonte, di cui più di 1,2 miliardi già nel 2013 (803 milioni di euro per crediti sanitari e 447 milioni per crediti non sanitari) ed il resto nel 2014.

Tutti esultano, ma se ben si ragiona, si tratta solo di nuovo debito per sanare altro debito. Pur essendo vero che a fine 2012, ormai i pagamenti erano allo sbando, con i fornitori pagati a 300 giorni e crisi in diverse Asl e consorzi socioassistenziali, nonché aziende del trasporto pubblico locale ed il rischio di non pagare gli stipendi. 
Però sempre di nuovo debito trattasi. Per coprire tale debito, la Giunta Cota ha aumentato l'addizionale Irpef per un importo pari a circa 170 milioni di euro annui a partire dal 2014 (48 nel 2013), per i prossimi 30 anni.
Quindi, azzereremo il debito con i fornitori nel 2014, ma abbiamo aumentato il debito ad oltre 9 miliardi di euro (il debito consolidato ancora non si conosce, ma si dice ben sopra i 10 miliardi). Il rendiconto 2012 infatti ce l'avevano presentato con un disavanzo di 1,15 miliardi di euro come vedete:

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