lunedì 18 marzo 2013

Beppe e Gianroberto: mettetevi in sicurezza

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Lo tsunami grillino che invade le Camere italiane ha destabilizzato un sistema abituato a un’altalena fatta di zuppa o pan bagnato. I 160 deputati del Movimento 5 stelle scombinano i piani di due schieramenti antipolitici del bipolarismo fritto: Pdl-Pd. La loro presenza destabilizza di conseguenza anche l’indotto collegato a quei partiti, compresi i giornalisti di regime delle varie testate di destra, di centro e di sinistra.
Non si era mai visto che un leader di partito, o di un movimento, venisse fotografato e ripreso a casa sua. Della villa di Beppe Grillo, giornali e tivù hanno diffuso tutto e di più. Le immagini esterne della dimora, dettagli sulle persiane, panoramiche del giardino in cui circola il figlio minorenne del comico, riprese a grandangolo della via, zoom sul numero civico… Il tutto, non solo a Genova, ma anche all’altra dimora di Beppe, quella affacciata sulla spiaggia di Marina di Bibbona. Della casa di Bersani, che vive a Piacenza in via Campesio e di quella di Berlusconi, che vive ad Arcore in via San Martino, invece non ci sono immagini, tantomeno postazioni di decine di reporter. Anzi, al contrario, quando il fotografo Antonello Zappadu immortalò con un potente obiettivo le vacanze sarde e nudiste dell’allora premier Berlusconi nella villa intestata al ragionier Spinelli, tra cerbiatte in topless e politici europei (indimenticabile la “virtù” di Topolanek), venne subito preso, gli furono sequestrate le macchine fotografiche e finì sotto processo.
L’allora premier tuonò contro l’invasione della propria privacy, violata persino “per le foto dell’imbarcazione coi figli e nipoti” che dal mare (demaniale) attraccava al porticciolo di villa Certosa. Ci furono fiumi di polemiche per la sicurezza violata dell’allora capo del governo. Filippo Facci parlò addirittura di “persecuzione mediatica” stimolando la difesa del premier persino da parte di Pizzetti, Garante della privacy dell’epoca (2009).
Anche Gianroberto Casaleggio è stato “setacciato”. All’ufficio milanese di via Morone, alla sua casa, e persino sui colli di Ivrea, dove il cosiddetto “guru” della rete ha una casa per il buen ritiro. Le reti Mediaset hanno trasmesso addirittura un servizio con le immagini del citofono dell’abitazione accompagnate dal sottofondo di “Profondo rosso” e il racconto dell’inviato che inscenava una finta ricerca del proprietario. Un servizio che nello stile ricorda i calzini turchesi del giudice Mesiano ricordate? Quello che impose al gruppo Fininvest di rimborsare con 750 milioni il danno cagionato a De Benedetti per la corruzione di giudici che regalarono la Mondadori al gruppo del Cavaliere.
Per le vite e le privacy straviolate di Grillo e Casaleggio, non ho ancora sentito nessun Garante spendersi in difesa dei due cittadini, garanti del movimento politico più rivoluzionario dell’epoca recente, e tantomeno ho letto editoriali che denunciano persecuzioni mediatiche di sorta. Al contrario, leggo, strane difese di Grillo da parte di Jim O’Neil, presidente dell’Unità di Gestione di Goldman Sachs, banca che Grillo ha più volte attaccato dal suo blog. Leggo di partiti spaesati che non sanno che pesci pigliare pur di non accettare di schierarsi a favore o contro le proposte del M5S, a cominciare dall’immediato taglio dei rimborsi elettorali ai partiti.
Insomma, sto leggendo segnali un po’ inquietanti in questo Paese marcio. Perciò spero che Grillo e Casaleggio, in questo momento di caos provocato dallo tsunami politico in atto, prendano qualche precauzione in più per la loro sicurezza. Lo dico per mettermi con le mani avanti perché il Movimento 5 stelle che – giustamente – non si allea con nessun partito (tenendo fede alle promesse fatte in campagna elettorale), è davvero uno tsunami che ha sconvolto questa Italia abitutata alla zuppa e al pan bagnato. I nuovi “guru” della politica italiana, sono tanto esposti quanto soli. I falsi allarmi di pacchi sospetti nella casa di Beppe, paiono quasi degli inviti… Beppe e Gianroberto: rafforzate la vostra sicurezza con qualche precauzione in più. In questo Paese la prudenza non è mai troppa. In pochi giorni siete diventati cruciali per le sorti non solo dell’Italia. Ma persino dell’Europa.

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